SHPOCK – Vendere e comprare usato dallo smartphone
APProfondimento #5: Spock – L’App – Mercatino Annunci.
Sotto la lente di ingrandimento di Metide è finita l’app Shpock acronimo dell’accattivante slogan SHop in your POCKet con la quale si possono acquistare e vendere oggetti usati in maniera gratuita. Tutti i passaggi della compravendita, quali la comunicazione, la negoziazione con il venditore e l’acquisto avvengono tramite device mobile; l’applicazione unisce in un unico strumento le caratteristiche del mercatino dell’usato con quelle delle bacheche di annunci online.
I destinatari dell’app sono tanto gli appassionati dei mercatini delle pulci quanto i cacciatori di offerte imperdibili sugli equivalenti siti online. L’applicazione registra un consistente numero di download (solo su Android ha sorpassato i 10.000.000) con un punteggio di 4,3 per l’app Android e 4,5 per la versione iOS; numeri che testimoniano l’alto gradimento per questa tipologia di app oltre che un discreto apprezzamento per il prodotto.
Shpock nasce come app mobile nativa corredata dell’equivalente web, ponendosi come concorrente diretto della celebre piattaforma Subito.it, la quale ha seguito un percorso evolutivo inverso e solo di recente ha potenziato la proposta web affiancandola con un’app mobile.
Passiamo allora ad analizzare pregi e difetti di Shpock, per valutarla soprattutto dal punto di vista tecnico.
Come vendere e comprare oggetti usati con Shpock
L’applicazione è disponibile per dispositivi Android e iOS. Il download è gratuito ma l’app è supportata da molti annunci sponsorizzati. Per utilizzare la piattaforma senza pubblicità è necessario acquistare la versione Premium che dà inoltre diritto ad effettuare acquisti in-app, caricare un numero superiore di foto mensili e di mettere i propri oggetti in posizione di rilievo. I servizi di Shpock sono disponibili anche da desktop, sebbene quest’ultima soluzione sia a nostro avviso un po’ meno performante della controparte mobile, in quanto meno curata dal punto di vista grafico e soprattutto della user experience.
Login
Diventare uno Shpockie richiede pochi passaggi: la schermata di login consente all’utente di registrarsi tramite Facebook, account Google o tramite mail e SMS. Il sistema di verifica ha lo scopo di impedire l’accesso a spammer garantendo quindi un’esperienza gradevole e senza spiacevoli sorprese.
Compravendita
Su Shpock è possibile vendere qualunque tipo di oggetto, stabilendo un prezzo che si ritiene opportuno. Per comprare basta immettere una chiave di ricerca, inserendo parametri quali il budget e la vicinanza geografica. Venditori e possibili acquirenti possono comunicare direttamente sulla piattaforma; per ogni articolo è possibile rivolgere una domanda pubblica al venditore o viceversa proporre un’offerta privata, anche se la chat vera e propria è attiva solamente dopo la conferma dell’offerta. L’app prevede anche che ci sia una negoziazione sul prezzo o una proposta di scambio.
STRUTTURA/UX
L’app Shpock è intuitiva in quanto la sua struttura risponde perfettamente alle esigenze dell’utente: in Home vengono proposti gli oggetti in vendita disponibili nei dintorni mentre un pulsante che compare in animazione quando si scorre verso il basso permette di caricare le foto dei propri articoli. L’inserimento di un annuncio è rapidissimo ed è possibile inserire immagini dalla fotocamera o sceglierne una dalla galleria.
L’accesso alle funzioni principali è garantito inoltre dalla bottom bar che propone i pulsanti “Scopri”, “Vendi” e “Il mio Shpock” che non è altro che il profilo personale dove poter trovare una sintesi di tutte le operazioni effettuate sulla piattaforma.
La struttura complessiva dell’app è lineare e gradevole e permette di effettuare ricerche precise grazie all’utilizzo di filtri e categorie. È quindi possibile cercare in base alla tipologia di oggetto, specificare la fascia di prezzo e la data di creazione dell’annuncio, modificare il raggio della zona all’interno della quale stiamo cercando.
Il settaggio dei filtri e delle categorie è forse un po’ più macchinoso del necessario: la barra superiore presenta la voce “Scopri” in alto a destra, dove è possibile scegliere alcune categorie o lasciarsi ispirare dai Prodotti Speciali, mentre sulla sinistra si accede ai filtri veri e propri. La scelta di inserire due menù molto vicini tra loro, con funzioni molto simili tra loro, rende la ricerca poco agevole e costringe l’utente a impostare i suoi parametri due volte. Un’architettura più snella avrebbe previsto un menu unico per la gestione dei filtri e delle categorie evitando così la ridondanza delle voci.
Uno dei servizi su cui l’applicazione punta maggiormente è la ricerca geolocalizzata: permette quindi di ordinare i risultati in base alla vicinanza dell’oggetto venduto rispetto alla posizione dell’utente. Per rilevare la posizione l’app necessita di accedere alla posizione GPS del dispositivo o, in alternativa, la località di interesse può essere inserita manualmente. Dai nostri test abbiamo rilevato che il filtro che permette di impostare il raggio di ricerca non viene salvato ed è necessario impostarlo nuovamente ad ogni ricerca. La possibilità di memorizzare la località e il raggio di ricerca renderebbe migliore l’esperienza di utilizzo.
GRAFICA/UI
La grafica punta ad offrire una navigazione chiara ed efficace dove le immagini dei prodotti in vendita sono le indiscusse protagoniste. Non c’è uno standard di inserimento delle immagini e la home è composta da foto di dimensioni differenti corredate dal nome del prodotto e dal prezzo. Per visualizzare informazioni aggiuntive sull’articolo, come il nome del venditore, la descrizione, la località dove si trova l’oggetto e le offerte già avanzate, è necessario aprire la scheda relativa.
I colori utilizzati alternano due toni complementari, rosso-arancione e verde che non affaticano la vista ed allo stesso tempo danno una percezione di app vivace e allegra. Le immagini usate per identificare le categorie sono modificate con filtri multicolore che richiamano la celebre app Instagram, con la differenza che in questa piattaforma le immagini caricate non sono obbligatoriamente di formato quadrato.
Abbiamo trovato poco intuitivo il cambio di colore della barra superiore, che alterna il verde al rosa quando si scorre verso il basso senza una logica chiara e definita. Sebbene i cambi di colore e le animazioni siano tra gli effetti più tollerati in un’app destinata ad un pubblico giovane, in questo caso avremmo preferito un colore fisso per la barra principale dell’app, ad esempio il verde che avrebbe contribuito a rendere identificativa l’app.
SVILUPPO
Per effettuare una compravendita sull’app di Shpock è necessario essere registrati: questo consente di tracciare gli utenti, disincentivando comportamenti scorretti e frodi.
La possibilità di effettuare l’accesso con i social quali Facebook o con l’account Google permette l’inserimento immediato della propria anagrafica e rende l’esperienza utente veloce durante la fase di profilazione.
L’utente può creare una lista di preferiti; per salvare un articolo in lista è sufficiente selezionare l’icona a forma di cuore e tale lista sarà visibile dal proprio profilo personale. Non è possibile però personalizzare la lista con etichette o tag, elemento che a nostro parere si sarebbe rivelato molto utile per dare una priorità o organizzare gli oggetti che sono piaciuti.
La piattaforma dà la possibilità all’utente di condividere un oggetto sulle principali piattaforme social, ed anche tramite mail, SMS o altri sistemi di messaggistica. Questa opzione conferma ancora una volta la vocazione social dell’app.
L’applicazione è altamente reattiva al tocco e carica i contenuti in tempi ragionevoli; qualora la connessione internet dello smartphone non fosse performante nello spazio dell’immagine compare il logo dell’app nel tempo di caricamento. La velocità è un requisito fondamentale per un market place, in quanto l’utente ha un alto interesse all’acquisto in un preciso momento e favorire la sua esperienza significa aumentare le probabilità che il processo si concluda positivamente.
FUNZIONALITÀ TOP
Uno dei punti di forza dell’app consiste nella possibilità di comunicazione diretta tra compratore e venditore grazie al sistema dei commenti, che compaiono pubblici sotto all’articolo e visibili a tutti e delle offerte che invece rimangono sul piano privato.
L’app permette quindi all’utente di avere una percezione di quanto l’articolo sia richiesto in un meccanismo “social” in linea con le nuove tendenze di interazione e dà la possibilità di controllare in tempo reale se il prodotto è già stato venduto, elemento di cui sono privi i principali competitor.
Un’altra scelta degna di nota è la profilazione degli utenti, in modo che ci sia un minimo controllo sia sul venditore che sul compratore.
Gli avvisi di ricerca sono una funzione decisamente utile che aiuta l’utente a trovare esattamente quello di cui ha bisogno; inserendo il termine di ricerca nel menu presente sulla barra superiore, tra le alternative compare la voce “avvisi di ricerca”. Qualora venissero inseriti nuovi articoli che rispondono al termine l’applicazione avvisa l’utente attraverso una notifica.
Un recente aggiornamento consente di visualizzare oggetti simili ad un prodotto di interesse che è stato venduto ad un altro acquirente, funzionalità sicuramente utile che consente di risparmiare tempo e ottimizzando una particolare ricerca.
IL PARERE DI METIDE
La visualizzazione delle foto dei prodotti in vendita può risultare dispersiva in quanto le immagini non sono organizzate graficamente in linee e colonne penalizzando l’ordine generale. Una tipologia di navigazione di questo tipo è sicuramente più accettabile da desktop, dove lo spazio di visualizzazione è più grande. Nominiamo a questo riguardo l’applicazione competitor Depop che invece carica immagini in formato quadrato e presenta una Home e una schermata di ricerca organizzata in rigide griglie simmetriche. Questa soluzione ci sembra più lineare ed efficace di quella adottata da Shpock.
Gli inserti sponsorizzati sono visualizzati in maniera organica all’interno degli annunci, fattore che trae in inganno l’utente e lo induce a selezionare un dato contenuto per errore, uscendo persino dall’app per approdare su altre piattaforme (es: Google Play Store o iTunes). La pubblicità propone all’utente altre sezioni dell’app, ma anche altre applicazioni da scaricare, pacchetti di servizi software, abbonamenti a riviste o magazine. Sebbene l’inserimento di inserti a pagamento in un’app gratuita non sia una novità per l’utente medio, in questo contesto ci è sembrata utilizzata in una modalità un po’ troppo aggressiva. Alcuni contenuti compaiono in veste di notifica, come una sorta di messaggio privato, distraendo l’utente dalla sua ricerca e invadendo lo spazio di navigazione. La cadenza, inoltre, è molto frequente.In chiave utente, sarebbe stato opportuno ritagliare uno spazio ben definito da dedicare alla pubblicità; probabilmente la scelta è invece stata dettata da logiche puramente commerciali, senza tenere conto dell’usabilità generale.
In conclusione ci sembra che l’app sia ottimale per lo scopo che si propone e può vantarsi di aggiornamenti frequenti che la migliorano costantemente. L’utilizzo da mobile è fluido e l’offerta combinata di notifiche push e avvisi personalizzati consente all’utente di non perdere nessun nuovo articolo.L’app Shpock fa degna concorrenza alla già citata Depop, incentrata maggiormente su abiti e accessori e si contende il pubblico con Xtribe, applicazione dal funzionamento simile.
Dal punto di vista realizzativo secondo noi presenta due piccole note negative: la gestione dei contenuti pubblicitari e le ridondanze nella struttura dei menu. Nel complesso però è un’app molto valida e ben sviluppata, sicuramente da consigliare a chi vuole liberarsi di qualche oggetto usato e a chi ama fare shopping dallo smartphone.