Come ci semplificano la vita gli assistenti vocali?

Come ci semplificano la vita gli assistenti vocali?

Il futuro è dell’interazione vocale, anche con gli apparati di casa.

Siamo così abituati ai touchscreen e alle tastiere che qualsiasi altro metodo per effettuare delle ricerche o per interagire con un’app ci appare lontano. Ma la tendenza sta cambiando rapidamente, grazie ad assistenti vocali come Google Assistant o Amazon Alexa che permettono di ottenere informazioni e controllare numerosi dispositivi senza l’uso delle mani (comodo ad esempio quando si è alla guida). Una delle applicazioni più interessanti di questi assistenti vocali è legato alla domotica ed alle opportunità che nascono per gli utenti e per le aziende che producono elettrodomestici e dispositivi intelligenti per la casa: luci, termostati, robot aspirapolvere, ecc. Vediamo perché.

Cosa sono gli assistenti vocali

Innanzitutto, spieghiamo brevemente cos’è un assistente vocale. Si tratta di un assistente digitale personale che “vive” nello smartphone, tablet, altoparlante intelligente (in casa o in auto) o altri dispositivi collegati a Internet. La tecnologia con cui viene sviluppato utilizza il riconoscimento vocale, l’elaborazione del linguaggio naturale e la sintesi vocale attraverso complessi sistemi di intelligenza artificiale (AI) e apprendimento automatico (machine learning). In questo modo l’assistente impara dai dati che vengono raccolti continuamente con le richieste dell’utente migliorando la propria capacità di prevederne le esigenze e così personalizzandone l’esperienza.

La sua attivazione avviene pronunciando un comando specifico (ad esempio “OK Google” nel caso di Google Assistant) dopodiché si può fare la propria richiesta. L’assistente, collegato ad una rete internet, fornirà vocalmente la migliore risposta (ad esempio darà la programmazione dei film presso il cinema più vicino a casa propria) o compirà un’azione (come ad esempio spegnere le luci di casa).

Può fare molte cose diverse come ad esempio richiedere informazioni, effettuare prenotazioni al ristorante, aggiungere degli articoli alla lista della spesa, eseguire calcoli matematici o riprodurre musica.

Quello degli assistenti vocali è un mercato in continua crescita che secondo alcune proiezioni supererà i 21 miliardi di dollari nel 2025.

Ma quanto ci possono semplificare la vita all’interno delle nostre case?

L’utilità degli assistenti digitali nella domotica

Grazie anche a speaker intelligenti come Google Home e Amazon Echo (attraverso i quali si può interagire con G Assistant e Alexa), l’assistente vocale si trasferisce in casa, mettendo davvero l’accento su servizi e funzioni legati alla domotica e al controllo intelligente della casa per migliorare la qualità della nostra vita.

Molti dispositivi ed elettrodomestici intelligenti, collegati ad internet, sono ora compatibili con gli assistenti di Google e Amazon e quindi controllabili con comandi vocali: lampadine, frigoriferi, luci, termostati, sistemi d’allarme, impianti di irrigazione e robot aspirapolvere, solo per citarne alcuni.

Negli USA vi sono moltissimi brand che hanno immesso sul mercato dispositivi compatibili, tra i quali Whirpool, Samsung, Philips. Questo significa che, tramite dei comandi vocali, è possibile accendere e spegnere le luci di casa, regolare il termostato e il riscaldamento domestico, accendere il forno alla temperatura desiderata o spegnerlo, ricevere un avviso che il ciclo di lavaggio della lavatrice è terminato, migliorare la sicurezza domestica con serrature che consentono di chiudere a chiave una porta con la voce, dire se la porta è chiusa e bloccata in modo sicuro, accendere il sistema d’allarme o verificare se è già attivato.

Proprio grazie alla loro utilità, il numero di questi dispositivi intelligenti sta aumentando sempre più, allargando l’ecosistema di Google Home e Amazon Echo.

Ma abbiamo parlato di brand famosi, che investono nello sviluppo interno delle competenze tecnologiche per creare questi prodotti. Quali sono allora le possibilità per le aziende italiane più piccole? Possono anche loro competere con questi giganti e creare dei prodotti al passo con i tempi e con il desiderio dei consumatori di avere case sempre più intelligenti? Certamente, vediamo perché.

Opportunità per l’integrazione con gli assistenti vocali

Nel caso in cui un’azienda non abbia al suo interno le risorse per sviluppare l’integrazione dei suoi prodotti, può comunque rivolgersi ad una azienda specializzata che lo farà per lei. In questo caso tutto il processo di analisi preliminare, di progettazione e di sviluppo viene seguito da chi ha le competenze per farlo creando una soluzione altamente personalizzabile.

La sfida più grande nello sviluppo di queste integrazioni è quella di riuscire a definire dei dialoghi come quelli del linguaggio naturale, in modo da aiutare l’utente ad ottenere ciò che desidera. Per esempio, nel caso di un termostato, i comandi “imposta la temperatura a 21 gradi o “qui fa freddo alza un po’ la temperatura” devono essere entrambi comprensibili per l’assistente vocale.

Va poi richiesta l’approvazione di Google o Amazon per renderla pubblica, il che si concretizza in un controllo di conformità, qualità e sicurezza dell’integrazione sviluppata, con lo scopo di garantire una qualità alta dei prodotti e quindi dell’interazione con l’utente finale.

Per quanto riguarda la configurazione che l’utente deve fare una volta acquistato il prodotto, viene fornita una procedura (che comunque andrà fatta solo una volta quando viene collegato il prodotto) per il collegamento a Google Home o Amazon Echo.

Abbiamo detto che questa soluzione è personalizzabile. Ovviamente, maggiore è la sua complessità e maggiori saranno i tempi di sviluppo e i costi. Ma per un prodotto standard i prezzi sono accessibili.

Conclusioni

La tendenza globale mostra che l’interazione vocale prenderà sempre più piede, perché è più naturale rispetto all’utilizzo classico delle applicazioni e può essere fatta da chiunque, anche da chi non ha alcuna competenza digitale come bambini molto piccoli o alcuni anziani. Si tratta infatti di interazioni semplici, per le quali non serve installare app e capire come funzionano perché basta il linguaggio, come nel dialogo con un’altra persona.

È una soluzione utile anche per coloro che hanno limitazioni ai movimenti sia temporanee (perché alla guida di un’auto) o permanenti (questo è il caso di persone con disabilità fisiche, ad esempio coloro che non possono camminare).

Gli elettrodomestici avranno tutti la possibilità di interagire tramite voce e ogni accessorio connesso in casa avrà queste capacità tramite gli assistenti vocali. A breve, gli apparati home che non offrono la possibilità di interagire con assiste vocale saranno considerati obsoleti e conseguentemente sarà riclassificato il loro posizionamento sul mercato, come è già successo nel passato per tanti altri apparecchi di uso quotidiano. Prendiamo ad esempio il passaggio da telefono cellulare a smartphone, che ha decretato la fine commerciale dei telefoni cellulari. L’innovazione degli apparati con nuovi servizi e comodità offerte, ci spinge a fare una scelta, e questa è sempre rivolta al futuro.

Siamo ancora agli albori di questa tecnologia per cui stiamo solo assaggiando ciò di cui potrà essere capace ma le opportunità sono molte e, come abbiamo visto, anche per le aziende di dimensioni ridotte e con budget limitati.

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