APPronti, partenza, via!

APPronti, partenza, via!

Cosa fare per partire con il piede giusto nella realizzazione di un’app mobile?

L’analisi di mercato ha confermato che la nostra idea ha potenziale e abbiamo un discreto budget per le mani; abbiamo anche già reperito diversi fornitori ai quali chiedere un preventivo.

Come muoverci in questa delicata fase, che si posiziona proprio a cavallo fra il “dire” e il “fare”?

E soprattutto: come essere certi di non commettere errori che si traducano in una falsa partenza?

Ecco alcuni consigli utili, direttamente da chi queste problematiche le tocca quotidianamente con mano.

Le specifiche (verba volant, scripta manent).

Armatevi di carta e penna (o foglio A4 digitale) e iniziate a tradurre la bellissima idea che alberga nella vostra testa in righe e righe di bullet point; per ogni riga una funzionalità dell’app.

E non fermatevi qui: lo sforzo che vi è richiesto è quello di dettagliare il più possibile le funzionalità di cui sopra. Maggiori dettagli equivalgono a preventivi più precisi.

Un banale esempio: un grandissimo numero di applicazioni ha una funzionalità di “login”, ovvero l’accesso dell’utente è regolato da credenziali (user name e password).

Se anche la vostra app dovrà funzionare così, usate le tante volte che avete fatto login in un’altra app come punto di riferimento per descrivere come volete realizzare questa feature.

La differenza fra “login”, “login con funzionalità di recupero password”, “captcha”, “login con Facebook” può sembrare banale ai non addetti ai lavori ma, per chi sviluppa, ognuna di queste varianti, ha un peso diverso.

Moltiplicate queste incertezze per ogni singola funzionalità che avete in mente e la stima che vi verrà presentata, in assenza di dettagli, varierà fra i 10.000 e i 100.000 euro, lasciando molti interrogativi sul costo effettivo che dovrete affrontare.

Le specifiche (reprise).

Un prospetto di specifiche dettagliato è una potente arma che vi consentirà, con un unico documento, di richiedere molteplici preventivi, di fronte alla garanzia che tutti i fornitori stimeranno la stessa cosa; se invece raccontate l’app a voce a tre persone diverse, c’è il rischio di omettere una funzionalità con uno, o che un altro capisca X quando avete detto Z.

Il rischio è che i tre preventivi non siano completamente rappresentativi dello stesso progetto, lasciandovi con informazioni incomplete e rischi connessi.

Le specifiche (poi basta, promesso).

Se andrete avanti con il vostro progetto, scoprirete che ad un certo punto fa la sua comparsa un documento di vitale importanza: l’allegato tecnico di dettaglio.

Tale documento sancisce in maniera precisissima quali funzionalità (e come) il fornitore includerà nella vostra applicazione a fronte dell’importo pattuito.

E cosa troverete dentro l’allegato tecnico? La versione finale e condivisa delle famigerate specifiche!

Non vale quindi la pena iniziare a scriverle da subito?

PS: se l’allegato tecnico non lo vedete comparire insieme all’offerta formale che vi formula il fornitore, scappate a gambe levate e contattate subito Metide.

Il mock-up grafico

Il mock-up è una rappresentazione “fittizia” del funzionamento della vostra app. Si tratta del design dell’interfaccia utente, ovvero le grafiche definitive o almeno in una versione assai avanzata. Nel mock-up le future schermate della vostra app vengono collegate non da logiche codificate ma attraverso degli hotspot, ossia banalissimi link.

Per fare un esempio: nella schermata di login troverete delle credenziali preimpostate e sarete abilitati a cliccare il pulsante “Accedi”, venendo trasportati alla schermata seguente (home).

Tale passaggio vi darà l’impressione che un server abbia validato il processo di autentificazione e restituito all’app sul vostro cellulare l’autorizzazione a farvi entrare, quando in realtà avete solo cliccato un link che dalla prima schermata vi ha condotto alla seconda.

Perché tanto imbroglio?

I motivi sono due: il primo è che utilizzando il mock-up si ha già un’esperienza d’uso pressoché reale, per cui una percezione di come l’app risponda rispetto agli obiettivi che si pone.

Infine, per chi sviluppa, la realizzazione di un mock-up rende molto più semplice dettagliare l’allegato tecnico, perfezionare la stima ed imbastire il lavoro di codifica.

I vantaggi sono considerevoli a fronte di costi in genere molto contenuti.

Il mock-up è uno strumento molto utilizzato dalle start-up, che lo impiegano nella ricerca di investitori contenendo i costi rispetto allo sviluppo di una demo da presentare.

Check, check, check.

Chiudiamo con gli ultimi consigli per il quieto vivere.

Cosa deve esserci nella lista dei check da verificare prima di premere il pulsante “avvia”?

Anzitutto avere discusso con il fornitore tutte le condizioni di progetto, che non sono solo l’allegato tecnico di dettaglio, il costo dello sviluppo e le modalità di pagamento.

La bravura del vostro fornitore non si misura, come ahimè spesso succede, solo da quanto è basso il numero con il simbolo euro vicino.

Vi ha prospettato tutti i modi in cui potete approcciare il progetto?
Vi ha spiegato perché per il vostro progetto converrebbe un approccio Agile anziché la modalità Waterfall?
Vi ha proposto le condizioni per un contratto di supporto e manutenzione?

E soprattutto: ha fatto chiarezza su chi diventa proprietario del codice sorgente?

Se anche solo una delle risposte alle domande qui sopra è incompleta o manca del tutto, il piede con il quale state partendo non è quello giusto ma fate ancora in tempo a contattare Metide per parlarne.

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